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IL 'NOSTRO' REPARTO



LE ATTIVITÀ DELL'U.O. DI ONCOLOGIA




ABBIAMO 'ADOTTATO' UN REPARTO


Terapie d’avanguardia e ricerca scientifica

Centro d’avanguardia per il trattamento delle patologie tumorali e per l’umanizzazione delle cure, l’U.O. di Oncologia di Macerata ha ottenuto nel 2008 la Certificazione Nazionale ISO 9001 e l’Accreditamento all’Eccellenza da parte del Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri. Il numero di assistiti è in continua crescita, passando dalle 120 prime visite annuali del 2001 alle attuali 1800, mentre day-hospital e visite ambulatoriali sono lievitate a oltre 30.000 l’anno, con una mobilità attiva di circa il 63%. Dal gennaio 2012, con la nuova suddivisione in Aree Vaste della regione Marche, l’Area Vasta n. 3 di Macerata comprende anche gli ospedali di Tolentino, Civitanova Marche, Camerino, San Severino Marche, Recanati e Matelica, un bacino di 320.000 abitanti, in cui l’attività dell’U.O. di Oncologia ammonta quotidianamente a circa 120 day- hospital e 90 visite ambulatoriali. Il reparto partecipa a 35 studi clinici sperimentali, organizza numerosi congressi di interesse medico e psicosociale e ha all’attivo oltre un centinaio di pubblicazioni scientifiche. In preparazione, due progetti molto ambiziosi: l’ambulatorio per la diagnosi in un giorno e l’ambulatorio dedicato ai tumori rari.

Informazione e diritti del malato

Per orientare il malato negli intricati sentieri della burocrazia sono nati lo Sportello Oncologico e il Servizio di Assistenza Sociale, che informano il paziente sui suoi diritti e sulle leggi che lo tutelano, lo assistono nel disbrigo delle pratiche e nel rapporto con altri enti, valutano le specifiche problematiche sociali e individuano i sussidi di cui può beneficiare.
Pazienti e familiari possono usufruire gratuitamente delle pubblicazioni del reparto: Il paziente oncologico guarito. La vita dopo il cancro, Il medico in tasca. Affrontare con serenità la malattia e le cure mediche e I diritti del paziente oncologico. Assistenza, lavoro, previdenza, che guidano il lettore su molteplici aspetti medici e psicosociali della malattia oncologica; l’opuscolo Come glielo dico? Affrontare la malattia oncologica con i figli, e il romanzo Signorina lei ha bisogno d’affetto. Una psicologa in oncologia. Storie, pensieri, emozioni; il trimestrale Il Bucaneve, periodico di informazione su tematiche di medicina e psicologia, salute e benessere.

Il sostegno psicologico

Il supporto psicologico ai pazienti e ai loro familiari è assicurato da due psicoterapeuti specializzati in psico-oncologia presenti quotidianamente in reparto e da uno psicoterapeuta che svolge assistenza domiciliare. L’assistenza psicologica durante tutte le fasi della malattia permette di contenere lo stato di sofferenza, incoraggiare l’espressione dei vissuti emotivi, aiutare a sviluppare atteggiamenti e comportamenti più adattivi, favorire la comunicazione con i familiari, con il contesto sociale e con lo staff medico. Un’attenzione particolare è dedicata ai figli dei pazienti con il progetto Vengo anch’io: uno spazio in sala d’attesa dedicato ai più piccoli, con arredi a misura di bambino, giocattoli, libri per l’infanzia. I pazienti in attesa della terapia o della visita di controllo possono portare con sé i propri bambini e condividere più serenamente anche il tempo delle cure. Gli psicologi sono disponibili per guidare i genitori che lo desiderano nella comunicazione con i figli, che hanno bisogno di ricevere informazioni sulla malattia del papà o della mamma adatte alla loro età e capacità di comprensione.

Arte, Yoga, Pet Therapy, vacanze: le varie forme del benessere

Pittura, poesia, decorazione, scrittura, body art: il Laboratorio di arteterapia, guidato da una Professoressa dell’Accademia di Belle Arti, coinvolge malati e familiari nell’uso di varie tecniche artistiche e offre uno strumento nuovo e potente, spesso più efficace della parola, per esprimere il proprio mondo interiore. Il reparto si è nel tempo arricchito di dipinti e composizioni; in sala d’attesa un albero creato dalla fantasia dei pazienti si abbellisce ogni giorno di nuove foglie: i pensieri e i messaggi che chi vuole può lasciare. Si parla, si ascolta, si progetta, si sperimenta, ci s'incontra per visitare mostre e spettacoli. L’esperienza artistica diventa canale di comunicazione e socializzazione, oltre che mezzo per un maggior benessere interiore.
Il martedì e il mercoledì in reparto arrivano altri 'terapeuti' molto speciali: si chiamano Ottone, Brenda, Zoe e Lilli e sono i cagnolini del progetto Pet Therapy, accompagnati da un’equipe di veterinari, pedagogisti e psicologi. L’obiettivo del progetto, attivo ormai da quattro anni, è aiutare la persona che si sottopone alla terapia a decentrarsi dalla propria condizione di malattia per focalizzarsi su una dimensione di comunicazione e scambio, su vissuti piacevoli e affettivamente appaganti, che la presenza del cane suscita con grande facilità. Clima più disteso, effetti positivi su ansia e tristezza, migliore socializzazione tra i pazienti, che dimenticano anche di chiudere la flebo, intenti ad accarezzare il cane o a raccontare dei propri amici a quattro zampe.
Il martedì, appuntamento anche con lo Yoga: due esperte della disciplina sono a disposizione per un corso gratuito dedicato ai pazienti del reparto e ai loro familiari. Un’ ora di esercizi finalizzati al miglioramento della scioltezza muscolare, a una ottimale respirazione e al rilassamento. Il corpo ne risulta tonificato e fortificato, con effetti positivi su coordinazione motoria e respirazione, digestione, mal di schiena, cefalea, insonnia e ipertensione. A livello psicologico, la pratica dello Yoga favorisce una maggiore padronanza della sfera emotiva e una maggiore fiducia in se stessi, aiutando anche a recuperare autonomie personali che la malattia o i trattamenti hanno limitato.
Non solo attività in reparto, ma anche vacanze, gite, uscite in barca a vela: l’U.O. di Oncologia organizza escursioni e viaggi per tutti i malati che esitano ad allontanarsi da casa per timore di stare male e di non avere adeguata assistenza. Dal 2005 il reparto organizza un soggiorno estivo in montagna ad Andalo o, come quest’anno, a Borca di Cadore, a cui partecipano pazienti, familiari, operatori dell’equipe e volontari, ed escursioni più brevi come l’uscita in mare con una imbarcazione dell’American Cup, il weekend a Roma o la gita a Siena e San Gimignano del prossimo ottobre, attività organizzate in modo da essere accessibili a tutti e da regalare importanti momenti di svago e serenità. Anche la formazione del personale è spesso organizzata con modalità originali che favoriscono lo spirito di gruppo, come le giornate di studio a Umito, nella splendida cornice dei monti ascolani, o il congresso a bordo di un peschereccio.

Prevenzione e riabilitazione

Per le pazienti operate al seno che soffrono di gonfiore al braccio e dolori articolari, è attivo il progetto Menomale, una squadra di fisioterapisti e laureati in Scienze Motorie che gratuitamente offre un trattamento riabilitativo completo: linfodrenaggio, terapia manuale della mobilità articolare, esercizio fisico e insegnamento di norme comportamentali, gruppi di attività fisica per prevenzione e miglioramento dello stato di benessere. Una psicologa è a disposizione di chi desidera apprendere tecniche di rilassamento o avere consulenza e supporto per gli aspetti emotivi legati alle problematiche fisiche. Recuperare l’autonomia nelle attività quotidiane è un passo fondamentale che aiuta a riappropriarsi di un corpo nuovo e a rinforzare l’autostima e il benessere personale.
Attenzione anche all’alimentazione, con un ambulatorio dedicato. Medici oncologi dell’equipe si occupano delle problematiche nutrizionali spesso legate alla malattia oncologica e forniscono indicazioni per un regime alimentare corretto, importante per massimizzare gli effetti delle terapie farmacologiche e per la prevenzione delle recidive.
Un contributo prezioso alla prevenzione viene dall’Ambulatorio Genetico, a cui i soggetti sani che abbiano familiari malati possono rivolgersi per ricevere consulenza ed effettuare test genetici per verificare la presenza di eventuali fattori di predisposizione alla malattia oncologica, con la possibilità di adottare le opportune misure di prevenzione.

Ritorno alla bellezza e coccole

È il primo pensiero, la prima preoccupazione: «Con la chemio mi cadranno i capelli!». La prospettiva di vedersi così cambiate atterrisce a volte più della malattia. Per questo da nove anni è attivo in reparto il progetto Ritorno alla Bellezza, che offre gratuitamente parrucche di altissima qualità a tutte le pazienti che affrontano la perdita dei capelli a causa della chemioterapia. Due parrucchiere volontarie sono disponibili, ogni martedì e mercoledì, per accompagnare le donne nella scelta della parrucca più adatta, o per consigliare l’acconciatura migliore per gestire il diradamento. Il momento delicato del taglio dei capelli e della scelta della parrucca diventa più leggero e sereno grazie al clima familiare di fiducia, condivisione e amicizia che spesso scatta immediatamente tra le donne e le volontarie. Una volta al mese, poi, niente chemio nella sala delle 'poltrone rosse' ma appuntamento con Le coccole, una vera sessione intensiva di relax e benessere con un’estetista e un’esperta di trucco che aiutano a ritrovare il piacere di curare la propria bellezza. Le mani esperte dell’estetista massaggiano la pelle che spesso a causa delle terapie si disidrata e tira o appare più vecchia e appassita, e curano le unghie che di frequente si sfaldano; la visagista applica il trucco sul viso, insegna accorgimenti di camouflage per mimetizzare difetti o discromie, mostra come ridisegnare le sopracciglia rispettando le giuste proporzioni, o come truccare gli occhi in modo da attenuare l’effetto dato dalla mancanza delle ciglia. Tornare a casa con una sensazione di benessere e vedersi belle allo specchio incoraggia a riprendere la cura di sé e regala una sferzata di buonumore in un periodo difficile e stressante.

Una Casa per chi viene da lontano

I malati che provengono da altre regioni e i loro familiari possono alloggiare gratuitamente alla Casa dell’Accoglienza, un servizio attivo dal 2009 e garantito da numerosi volontari, pensato per dare una risposta alle oggettive difficoltà di chi, per curarsi, deve recarsi lontano da casa e vivere tutti i disagi che ne conseguono. Situata all’interno della Domus San Giuliano, a due passi dall’Ospedale, con stanze ben arredate, parcheggio, giardino, è una collocazione ottimale e non a caso l’affluenza di ospiti è in continua crescita. Oltre al dolore di affrontare una malattia oncologica, le persone che utilizzano questo servizio vivono il disagio della lontananza da casa, la nostalgia e lo smarrimento di trovarsi soli, lontano dalle proprie abitudini e dai loro affetti. Hanno quindi un bisogno particolare di trovare dei punti di riferimento, anche semplicemente il volto sorridente del volontario che li accoglie. La massima del Dalai Lama, motto dell’Associazione Casa Accoglienza Maceratese Onlus, sintetizza in realtà lo spirito di tutta l’attività dell’Unità Operativa di Oncologia di Macerata: «La migliore relazione è quella in cui l’amore per l’altro supera il bisogno dell’altro».



AOM - ASSOCIAZIONE ONCOLOGICA MACERATESE onlus
via Crescimbeni, 20 - 62100 Macerata - info@a-o-m.org
P.I.: 93042210430